AMBIENTARTI II edizione

Mostra d’arte collettiva di artisti russi e internazionali | Centro Russo di Scienza e Cultura | Roma | a cura di Eva Amos (AC Art Space) con la presentazione di prof. Vittorio Sgarbi

L’associazione culturale Art Space presenta la mostra collettiva “AMBIENTARTI” che inaugura a Roma presso Centro Russo di Scienza e Cultura in piazza Benedetto Cairoli, 6 il 3 giugno 2021, a partire dalle ore 17:00. La mostra di arte contemporanea vedrà la partecipazione di oltre 40 artisti emergenti russi e internazionali. All’inaugurazione vi sarà l’intervento di critico d’arte Vittorio Sgarbi e la presentazione svolta dalla curatrice della mostra Eva Amos, seguirà la premiazione dei 7 vincitori della mostra. Nel giorno del vernissage si eseguirà il live painting con uno degli artisti partecipanti.
L’arte è strettamente legata alla natura, i primi colori provengono dai pigmenti naturali, usati ancora oggi da diversi artisti. Immaginate se la natura , che ora condivide con noi tutti i suoi doni, smettesse di farlo a causa dell’insufficienza delle risorse.

Attualmente, l’argomento della difesa dell’ambiente è sempre piu sentito dalla popolazione e nel mondo dell’arte contemporanea troviamo artisti formidabili come Banksy, che con la sua arte provocatoria cerca di comunicare al pubblico argomenti come l’inquinamento e il maltrattamento degli animali.
Il titolo della mostra nasce dai concetti di “Ambiente” e “Arte” dando origine ad “Ambientarti”, aperta allusione alla compresenza di arti espositive e ambiente, esortando all’azione di difesa e tutela del mondo che ci circonda. Il progetto espositivo avrà come tema principale l’ambiente, in particolare la problematica del riscaldamento globale. Questione molto discussa e sentita negli ultimi decenni a cui si dovrebbe riservare maggiore attenzione. Gli artisti coinvolti nella mostra si occuperanno della questione del global warming che sempre di più manifesta i suoi effetti sulle temperature e sul clima del mondo intero.
L’obiettivo che questa mostra si pone è quello di sensibilizzare il maggior numero di persone sul tema del riscaldamento globale, invitando attraverso l’arte ad una riflessione profonda sull’importanza dell’ambiente e sui comportamenti che l’uomo può adottare per salvaguardarlo.

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Vittorio Sgarbi critico d'arte

Vittorio Sgarbi nel suo discorso del vernissage di “Ambientarti II” ha menzionato alcuni artisti partecipanti.

“Tra le cose che ho visto che si avviano alla completezza c’è certamente “La vista dalla finestra” di Olga Abramova, una pittrice che ha la sua capacità di tenere in conto sia l’avanguardia, l’avanguardia del primo novecento, sia un tentativo di muoversi verso una interpretazione più contemporanea, più attuale e credo che si possa dire lo stesso dell’intuizione quasi simbolista di “ Forza di volontà” di Alla Lebed. Sono entrambe personalità molto giovani, una del 85, l’altra del 86. Mi pare che abbiano già un inizio di maturità, la prima sicuramente, avendo guardato appunto ai classici, all’avanguardia, anche artisti come David Hockney, quindi con un’attenzione al linguaggio internazionale figurativo che è certamente notevole.”

“Interessante anche l’artista Tsyganka, che attualmente vive a Cipro, la sua tavolozza molto densa e molto spessa, mi viene in mente un pittore italiano di nome Colacicchi.”

“Da una matrice cezanniana quindi ancora dall’avanguardia del 900, scende in campo Eva Amos con una coscienza di interprete e anche di artista.”

“Formidabile che ho trovato che è stata allieva di un mio grande amico, che oggi compie 90 anni, il pittore Mario Donizetti, uno dei grandi figurativi italiani, Giuliana Susterini che ha avuto l’intuizione di fare questa bella mano che mostra un fiore rovesciato, come un segnale quasi come dire che c’è qualcosa di negativo in questa natura aggredita, come io all’inizio ho descritto.”

“Notevole anche Radislava Garmash con il dipinto “Aspettativa” in cui una grande nuvola sembra minaccia per qualche pericolo nucleare, forse anche una natura che indica una sua potenza qualcosa di sublime, di apocalittico.”

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